L’alopecia è una patologia estremamente diffusa, che si manifesta in diverse parti del corpo attraverso una perdita di peli.
Colpisce anche il cuoio capelluto, soprattutto nel maschio, che è la parte maggiormente visibile ma ultimamente è in crescita anche nelle femmine destando non poche preoccupazioni. Cerchiamo ora di fare chiarezza su quali siano le cause dell’alopecia e come si può curarla.
Alopecia: cause e fattori scatenanti
Le principali cause dell’alopecia e i fattori scatenanti sono svariati. Primariamente giocano un ruolo fondamentale la genetica (si parla quindi di alopecia genetica) e gli eventi stressogeni in generale, siano essi di natura fisica o psicologica. Altri fattori determinanti possono essere legati agli ormoni (coinvolgimento della tiroide, disfunzioni dell’ipofisi o del testosterone), alla nutrizione (anoressia con carenze nutrizionali) o a terapie chimico farmacologiche (chemioterapia o farmaci antidepressivi).
I diversi tipi di alopecia
Esistono diversi tipi di alopecia: questa patologia può essere irreversibile, come nel caso dell’alopecia cicatriziale (dove i follicoli piliferi perdono la capacità di rigenerarsi), oppure parliamo di alopecia temporanea (il cui processo è reversibile), come ad esempio nel caso dell’areata o da stress.
Terapie e cure per l’alopecia
Non è facile individuare delle terapie e delle cure per l’alopecia, poiché il decorso di questa patologia potrebbe essere capriccioso, con recidive e remissioni. Tuttavia vi sono diverse possibilità terapeutiche:
- Placebo: essendo nota una remissione spontanea (statisticamente nel 70 % dei casi, con meno del 40 % dell’interessamento del cuoio capelluto) entro un anno dal primo esordio, anche la soluzione del placebo è da non sottovalutare. Potrebbe quindi essere utile attendere il decorso naturale della patologia.
- Ansiolitici, antidepressivi, psicoterapia: il paziente con alopecia areata presenta costantemente disturbi della sfera affettiva spesso associati ad insonnia, quindi il ripristino anche farmacologico di un sonno sufficiente può essere sicuramente utile. Ansia e depressione andranno a loro volta adeguatamente trattate. Talvolta la psicoterapia potrà essere associata alla terapia con ipnoinducenti, ansiolitici, antidepressivi e antiallucinatori (Marliani-Gigli).
- Rubefacenti e irritanti locali hanno la funzione di stimolare il rilascio locale di citochine dell’infiammazione ad azione riparatrice ed immunomodulante.
- Corticosteroidi per uso locale: possono essere somministrati topicamente con medicazione aperta, in occlusione, oppure con terapia iniettiva intralesionale.
- PUVA (terapia con Psoraleni): si è dimostrata nel complesso efficace ma è sicuramente scomoda per il paziente e spesso economicamente troppo onerosa.