La cannabis è un medicinale di notevole efficacia se utilizzato come coadiuvante nell’ambito di una terapia. All’interno del laboratorio galenico della Farmacia Faggin è possibile richiedere preparati a base di cannabis terapeutica previa presentazione di ricette mediche non ripetibili della validità di 30 giorni.
La regolamentazione sulla cannabis medica in Veneto
Il Ministero della Salute, con il Decreto Legislativo del 9 Novembre 2015, ha provveduto a disciplinare le modalità per la produzione nazionale e per la prescrizione e dispensazione della cannabis ad uso medico. La cannabis medica in Veneto può essere impiegata come un trattamento sintomatico di supporto a quelli standard quando questi non hanno prodotto effetti desiderati o ne hanno generati alcuni indesiderati. La Regione provvederà a rimborsare tali cure ai pazienti aventi diritto secondo le disposizioni regionali in vigore. In tal caso, la prescrizione deve pervenire unicamente da medici specialisti operanti presso strutture individuate dalla provincia-regione.
I benefici della cannabis terapeutica
A livello terapeutico secondo diverse ricerche esistono importanti vantaggi medicinali derivanti dall’uso curativo e controllato della cannabis. In particolare questa viene impiegata soprattutto per contrastare il dolore cronico nei soggetti adulti. Tra i benefici della cannabis si può segnalare il fatto che essa può tornare utile anche in caso di nausea o vomito indotti dalle cure chemioterapiche o in altre patologie del sistema nervoso centrale. Questo grazie alla presenza all’interno della cannabis di alcune sostanze attive, tra cui il THC ed il cannabidiolo. Dato il rischio di dipendenza, tali farmaci devono essere venuti unicamente previa prescrizione da parte di un medico regolarmente iscritto all’albo.
Gli effetti collaterali della marijuana
Sebbene per uso medico la cannabis possa essere di aiuto, è bene anche precisare quali siano gli effetti collaterali della marijuana, il cui uso (lo ricordiamo) è illegale. Tra di essi si riscontrano sonnolenza, modificazione della percezione dello spazio-temporale (per questo è molto pericoloso guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti), ma anche agitazione, tremori, tachicardia, mancanza di ascolto, irritazione e pupille dilatate. La cannabis ha una tossicità “diretta” molto bassa: non vi sono infatti chiari casi documentati di morte per l’uso della stessa. Tuttavia, viceversa, sono moltissimi i decessi per incidenti connessi all’abuso dei cannabinoidi. Il THC si accumula nell’organismo e per questo la sua presenza può venire rintracciata anche dopo mesi di distanza dall’ultima assunzione (analisi del capello). Gli effetti collaterali della marijuana si manifestano solitamente dopo 15-30 minuti sino a diminuire lentamente nelle successive 3-4 ore.